“Quasi tutte le aziende di macchinari utilizzano un software di progettazione a computer (CAD) per sviluppare i loro prodotti.
Ma il CAD da solo non è sufficiente per affrontare le sfide attuali come la globalizzazione, la complessità di prodotto e l’innovazione. Per affrontare questi aspetti serve una gamma di funzionalità più ampia, alla quale si fa riferimento con la sigla PLM, Product Lifecycle Management, cioè gestione del ciclo di vita del prodotto.
Il software PLM (Product Lifecycle Management) viene utilizzato da anni dalle grandi aziende per far collaborare sedi in diversi continenti, per conservare, gestire e distribuire tutte le informazioni di prodotto, per integrare diverse discipline all’interno della propria organizzazione, e per coinvolgere clienti e partner nei processi di sviluppo dei prodotti.
Molti titolari e dirigenti di piccole e medie aziende di macchinari considerano il PLM uno strumento adatto alle società più grandi, ma troppo complesso e costoso per la loro realtà.
Le aziende più piccole, tuttavia, hanno bisogno delle stesse funzionalità PLM di quelle più grandi, ma commisurate alle loro esigenze e al loro budget.
Fortunatamente, oggi esistono sistemi PLM per settori industriali specifici, facili da installare e configurare, che consentono alle imprese più piccole di ottenere, nell’ambito dei processi del ciclo di vita del prodotto, le stesse efficienze e gli stessi risparmi dei loro colleghi più grandi.”
Ma quale PLM per la PMI ? Cloud based o client/server, open source o tradizionale sono senz’altro criteri di decisione che dipendono dalle dimensioni aziendali e in parte anche dalla moda del momento, ma attenzione: i sistemi PLM si dividono solo in due categorie:
“quelli che funzionano e quelli che non funzionano”
E le PMI a differenza delle grandi aziende non possono permettersi di sbagliare…